CALCINELLI DI SALTARA

Articoli:

26/06/2006 - Balì, Balì, sempre Balì...
18/09/2004 - Il Castello di Calcinelli (articolo pubblicato su Regresso 2005")
17/09/2004 - Aiutateci a salvare gli alberi!
16/09/2004 - La Chiesa dell'Angelo Custode (articolo pubblicato su "Regresso 2005")
10/10/2004 - L'Uragano CAT (rassegna stampa dal "Resto del Carlino" del 7-10/10/2004)
15/11/2002 - Com'era verde la mia Saltara (articolo pubblicato sul "Resto del Carlino" del 15/11/2002)

BREVI CENNI STORICI

Da: Augusto Vernarecci - « Fossombrone dai tempi antichissimi ai nostri » Fossombrone, 1903

Per dire delle comodità che trovava il viandante de' nostri luoghi a' tempi romani, a quattro miglia dal Foro di Sempronio aveva probabilmente le tabernae, tabernulae, botteghe (d'onde le tavernelle): un punto dove un tratto della strada diverte per chi vuol portarsi nell'odierno territorio di Serrungarina: altre ne aveva verso Cagli e Urbino, dove oggi è Calmazzo, e la strada si biforca. E quanto all'andamento delle poste (cursus publicus), ordinato da Augusto, migliorato da Traiano e da Adriano, una posta pel cambio dei cavalli, mutatio ad octavum (lapidem) era proprio nel mezzo del cammino tra il Forum Sempronii e il Fanum Fortunae: dal lato opposto un' altra posta era al Furlo (Ad intercisa); e queste poste non avevano meno di quaranta cavalli e quaranta stallieri. E qui non posso non chiamare poco fondata una supposizione del Montecchini, il quale, parlando appunto del villaggio di Calcinelli (ove era la posta ad octavum), « mi nasce, scrive, il sospetto che quel nome derivi dalla moneta, usata dugent'anni fa, detta Calcinello, la quale si pagava al barcaiuolo pel valico del fiume ». Quel nome invece con le mutazioni che in ogni cosa porta il tempo par certo che si trovi in un papiro del codice bavaro del secolo IX, più volte pubblicato e di cui dovrò altrove occuparmi; nel quale, parlandosi di località contermine alla nostra posta, è indicata una via quae ducit ad Calcinaria.


Alcune vedute di Calcinelli:
Centro Storico


La Chiesa dell'Angelo Custode e villetta anni '30


L'altro lato della Via Flaminia. Come si può vedere, a differenza delle costruzioni del passato, manca del tutto uno stile unitario.
Se il grado di civiltà si misura anche dal gusto estetico... non siamo messi tanto bene!


Il Cinema Teatro "Flaminio" costruito negli anni '30



Antico palazzo nell'incrocio tra Via Flaminia -
Via Ponte Metauro - Viale Alfredo Oriani

Il vecchio Bar "Dino" restaurato;
oggi vi trovano posto negozi e uffici

Tipica villa anni '30, perfettamente restaurata, nell'incrocio Viale Alfredo Oriani - Via Vittorio Veneto

Altra villa liberty situata in Viale Alfredo Oriani


Il vecchio palazzo delle Poste e Telegrafi


La vecchia scuola, poi Delegazione Comunale e
attualmente, dopo il restauro, asilo nido privato

La Piazza/parcheggio Franchi De' Cavalieri

L'altro lato della Piazza/parcheggio

L'ex palazzo delle Maestre Pie Venerini, attualmente sede della Delegazione Comunale

La Chiesa S. Croce, costruita nel 1923


Via Ungaretti, sotto la ferrovia


Stupenda villa colonica che presto sparirà, (sparita)* coperta dall'ennesimo aggregato abitativo che ostruirà anche la vista delle tipiche colline marchigiane.
* foto scattata il 26/09/2004

Una voragine dove erano campi lavorati e filari
(
foto scattata il 26/09/2004)

pubblicità gratuita, chi fosse interessato...
(foto scattata il 26/09/2004)

Foto scattata dalla stessa posizione il 1/06/2006


Via Sant'Egidio e Parco Pubblico


Incrocio Via Sant'Egidio - Via Achille Severini
(
foto scattata il 22/03/2005)

Via Sant'Egidio
(
foto scattata il 22/03/2005)

Via Sant'Egidio
(
foto scattata il 22/03/2005)

Via Sant'Egidio
(
foto scattata il 22/03/2005)

Parco Pubblico: il viale alberato provenendo dal Castello

Parco Pubblico: Il laghetto con i cigni


Parco Pubblico: veduta verso Via Sant'Egidio

Parco Pubblico: veduta verso Via Sant'Egidio

Parco Pubblico: veduta verso il Castello

Parco Pubblico: Il Castello

Il Castello: Ideato e fatto costruire negli anni '70 da un artista del posto, Marino Terzanelli, rischia ora di essere demolito per far posto ad un certo tipo di edilizia di cui abbiamo esempio in Via Sant'Egidio, adiacente al Parco

Veduta dal Castello verso il Parco Pubblico: da notare il degrado ed il totale abbandono in cui versa il singolare edificio. Esso dovrebbe essere altresì parte integrante del Parco Pubblico, patrimonio della collettività.


Il Castello di Calcinelli immerso nel verde. Potrebbe essere un notevole motivo di attrazione turistica (biblioteca, museo, centro di educazione ambientale, sede di laboratori aperti
artistico-artigianali...) oggi è invece a rischio demolizione.


SITO DEL GRUPPO DI MINORANZA DEL COMUNE DI SALTARA