ATTIVISMO CIVICO
Balì, Balì, sempre Balì...
articolo del 26/06/2006
pubblicato sul gruppo Associazione Zefiro
Balì, Balì, sempre Balì… ma che c'entra Calcinelli con il Balì? La Villa del Balì si trova vicino a Cartoceto, è di proprietà del Comune di Fano… e con la scusa del Balì, tutte le risorse alla Cultura finiscono sempre lì. Mentre al Museo del Balì si fanno le "Olimpiadi improbabili": Chi lancia il razzo più lontano? Chi realizza il paracadute più lento? Chi costruisce il ponte di carta più lungo? Il centro di Calcinelli cade a pezzi e non viene affatto valorizzato mentre le attività culturali sono pari pressochè a zero. Non parlo di corsi, suonate di banda o mangiate ("pitturando", "musicando", "ricamando", ultimamente ho letto anche "tipicando") parlo di mostre, conferenze, dibattiti, teatro, da svolgersi nella frazione di Calcinelli che tanto "frazione" non mi sembra più. L'unica forma di "valorizzazione" a cui assistiamo è quella economica dei costruttori : viene spazzato via il vecchio e sostituito da un nuovo decuplicato in gigantismo e bruttezza. Il verde, compreso quello dei semafori, è sempre più raro. Non si può ipotizzare nessun progetto di valorizzazione che vada oltre al taglio di un po' di erbacce e la chiusura di qualche buca nella strada, che la replica è sempre quella: non ci sono i soldi . E poi ogni cosa (mostra, convegno, iniziativa culturale) la si può sempre fare al Balì, luogo di prestigio, e nel caso si avvertisse un languorino, dopo tante emozioni, si può andare a "degustare" da Adriano al Balì (mangi, promuovi, valorizzi in un colpo solo). A Calcinelli, le uniche opere "d'arte" esposte nelle vetrine delle "gallerie" (vedi agenzie immobiliari) sono stampe al plotter di palazzoni surreali, colorati e pieni di fiori, con personaggi felici (anche se dai lineamenti un po' duri, tipo Lara Croft) e auto parcheggiate nuove fiammanti. Mi piacerebbe capire se, nel momento in cui si decise di concentrare tutte le energie (denaro pubblico) per "valorizzare" il Balì, sia stata in qualche modo interpellata la cittadinanza, magari facendo anche proposte alternative, del tipo: Acquisizione del Cinema Teatro "Flaminio" , suo restauro e utilizzazione come struttura polivalente per le attività culturali del paese, mostre, conferenze, cineforum… Acquisizione e restauro del "Castello di Calcinelli" , allargamento quindi del Parco Pubblico e uso della struttura come museo, biblioteca, centro di eventi culturali… Una politica dei "fiori all'occhiello" può essere anche buona per migliorare la qualità di vita dei cittadini, dipende però da dove è situato l'occhiello, perché se è nel retro dei pantaloni… |