FRANCO CENERELLI

"VIPERA"

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(...) Tali vipere per naturale istinto di solito si accoppiano in questo modo: il maschio infila la testa in bocca alla femmina; questa allora, impaziente per l'intenso amore che sente verso di lui, gliela tronca a morsi e subito la inghiottisce. Dagli occhi di questa testa vengono poi generati due piccoli, i quali, giunto il momento del parto, corrodono dall'una e dall'altra parte il corpo della madre e in tal modo se ne escono fuori per nascere contemporaneamente, uccidendola insieme da due parti diverse. Prima di essere figli, essi sono così assassini dei loro genitori: per questo non si possono trovare tra i serpenti delle specie peggiori di queste due.  

(Da: San Pier Damiani, LETTERA 86,50)