FRANCO CENERELLI

"IL TRIBUTO A CESARE"

cm 40x30 - olio e foglia oro su fibra 2001

 

 

...La figura di Cesare si rifà all'icona di colui che, attraverso il concordato del 1929, seppe ricucire la profonda frattura venutasi a creare tra Stato e Chiesa.

L'iscrizione parla della Patria, la più elevata delle realtà terrene.

Nell'ombra, lo sguardo interrogatorio dell'ebreo sfuggente, di colui che con cupidigia conta le monete e tenta Cristo per inchiodarlo in una posizione integralista nei confronti dello Stato: «dobbiamo pagare o no il tributo a Cesare?»

Gesù sorridendo indica l'alto, la figura di Cesare, ma anche il dominio celeste, Dio.

La figura di Gesù è scandalosa, perchè per il modo di pensare farisaico dei sacerdoti della sinagoga si pone in una posizione politicamente scorretta, Egli annuncia la distruzione del tempio; la palingenesi.

L'insegnamento di Cristo sancisce la fine della supremazia di tipo razzista del popolo eletto, non più una categoria fisica, dunque, di razza e di sangue, ma categoria spirituale: chiunque segue Cristo avrà salva la vita.