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LA STAMPA

Ogni persona fisica ha il diritto di esprimere se stessa, e fin’anche se pazza di esprimere la propria pazzia. Anche ogni persona giuridica ha il diritto di esprimere la sua personalità. Nel primo caso la persona fisica rappresenta soltanto se stessa, nel secondo la persona giuridica rappresenta il gruppo di persone fisiche che la costituiscono. La società è costituita da numerose persone fisiche e da varie persone giuridiche. Di conseguenza, quando una persona fisica, per esempio, esprime la propria pazzia, ciò non significa che tutti gli altri membri della società siano del pari pazzi. L’opinione di una persona fisica è l’espressione di quella singola persona, quella della persona giuridica è l’espressione degli interessi o dei punti di vista dei suoi componenti. Per esempio, una società di produzione e vendita del tabacco rappresenta soltanto gli interessi di quella società, vale a dire, di quelli che traggono profitto della produzione o dalla vendita del tabacco, sebbene questo sia nocivo alla salute degli altri. La stampa è il mezzo di espressione della società e non il mezzo di espressione di una persona fisica o giuridica. Logicamente e democraticamente, quindi, la stampa non può essere proprietà né dell’una né dell’altra. Quando un individuo possiede un giornale, questo è il "suo" giornale ed esprime la "sua" opinione. La pretesa che il giornale esprima l’opinione pubblica è falsa e senza fondamento, poiché, in realtà, esso esprime le opinioni di una persona fisica. Non è democraticamente ammissibile che una persona fisica possegga un qualsiasi mezzo di diffusione o di informazione pubblica. Tuttavia, è diritto naturale della persona fisica esprimersi con qualsiasi mezzo, anche se pazzesco. Un giornale pubblicato da professionisti è solamente l’espressione di questa particolare categoria sociale. Esprime il suo punto di vista e non il punto di vista dell’opinione pubblica. Questo vale per tutte le persone fisiche e le persone giuridiche che costituiscono la società. La stampa (veramente) democratica è quella pubblicata da un comitato popolare composto da tutte le varie categorie sociali, cioè, dalle unioni di operai, dalle unioni femminili, dalle unioni studentesche, dalle unioni di contadini, dalle unioni di professionisti, dalle unioni di impiegati, dalle unioni di artigiani e così via. In questo caso, e soltanto in questo, la stampa o qualsiasi altro mezzo di informazione sarà l’espressione della società intera e rappresenterà l’opinione pubblica. La stampa sarà allora veramente democratica. Se i medici professionisti pubblicassero un giornale, dovrebbe trattarsi soltanto di una rivista medica, per essere veramente l’espressione di quelli che la pubblicano. Se l’Ordine degli avvocati pubblicasse un giornale, dovrebbe trattarsi di una rivista giuridica, per esprimere le opinioni di quelli che la pubblicano. La stessa cosa vale per tutte le altre categorie. La persona fisica ha il diritto di esprimere la sua opinione; non è democraticamente ammissibile, però, che si esprima in nome degli altri. In questo modo, può essere risolto, definitivamente e democraticamente, quello che si definisce nel mondo "il problema della libertà di stampa". Questo problema, le cui controversie sono ancora in atto nel mondo, scaturisce dal più generale problema della democrazia. Non potrà essere risolto finché sussisterà la crisi della democrazia in tutta la società. Non vi è che un modo per risolvere questo intricato problema ed è la Terza Teoria Universale.

Secondo questa teoria, il sistema democratico, in tutti i suoi aspetti, è una struttura coerente fondata sui congressi popolari, sui comitati popolari. Tutti questi organismi si incontrano nella riunioni del Congresso Generale del Popolo.

Non esiste assolutamente altra concezione di una società realmente democratica al di fuori di questa. Finalmente, dopo l’epoca delle repubbliche, l’era delle masse si avvicina rapidamente a noi, infiammando i sentimenti e abbagliando lo sguardo. Tuttavia, se da un lato, questa era è annunciatrice della vera libertà delle masse e del loro felice affrancamento dalle catene degli strumenti di governo, dall’altro, ci mette in guardia contro l’avvento di un’era di anarchia e di demagogia che può verificarsi se la nuova democrazia, che è il potere del popolo, cade di nuovo ed il potere di un individuo, di una classe, di una tribù, di una setta o di un partito ritorna a predominare. Questa è la vera democrazia dal punto di vista teorico; ma, nella realtà, sono sempre i più forti che dominano, e la parte più forte nella società è quella che comanda.


THE PRESS

The natural person has freedom to express himself even if, when he is mad, he behaves irrationally to express his madness. The corporate person also is free to express his corporate identity. In these cases, the first represents only himself, and the second represents no more than the group of natural persons composing his corporate person. The society consists of many natural and many corporate persons. Therefore, when a person, for instance, expresses himself in an irrational manner, that does not mean that the other persons of the society also are mad. The expression of a natural person is only self-expression, and that of a corporate person is only the expression of the interests or viewpoints of persons forming the corporate person. For example, the company for the production and sale of tobacco only expresses the interests of the participants in that company, i.e. those who benefit from the production and sale of tobacco although it is harmful to the health of others. The press is a means of expression of the society and is not a means of expression of a natural or corporate person. Logically and democratically, the press, therefore, cannot be owned by either of these. Any newspaper owned by an individual is his own and expresses only his point of view. Any claim that a newspaper represents public opinion is groundless because it actually expresses the viewpoints of a natural person. Democratically, a natural person should not be permitted to own any means of publication or information. However he has the natural right to
express himself by any means, even if it is in an irrational manner to prove his madness. Any journal issued by a trading association or by a chamber of commerce is only a means of expression for this particular social group. It presents its own point of view and not the viewpoint of public opinion. This applies to all other corporate and natural persons in society. The democratic press is that which is issued by a popular committee comprising all the various categories of society. In this
case only, and not otherwise, will the press or any information medium be an expression of the whole society and a bearer of the viewpoint of its categories and thereby the press or information medium will be indeed democratic. If the Medical Association issues a journal, it must be purely medical. Similarly this applies to other categories. The natural person has the right to express only himself and he is not entitled from the democratic point of view to express anybody else. In this way, what is called the problem of press freedom in the world will be solved radically and democratically. The continuing problem of press freedom in the world today is generally the product of the problem of democracy. It cannot be solved unless the entire crisis of democracy in the whole society is solved. Only the Third Universal Theory can solve the intricate problem of democracy.

According to this theory, the democratic system is a cohesive structure whose foundations are firmly laid on basic popular congresses, people's committees and professional associations. All these come together in the General People's Congress.

Absolutely, there is no other conception for a genuine democratic society. Finally, the era of the masses, which approaches us at a rapid pace following the era of the republics, inflames the feelings and dazzles the eyes. As much as this era gladly announces the real freedom of the masses and their happy emancipation from the shackles
of instruments of governing so much it warns of the approach of an age of anarchy and demagogy if the new democracy, which is the authority of the people, does not relapse and the authority of the individual, class, tribe, sect or party again comes to predominate. Theoretically, this is the genuine democracy. But realistically, the strong always rule, i.e., the stronger part in the society is the one that rules.