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LA LEGGE DELLA SOCIETA’

Il problema della legge - problema parallelo a quello del sistema di governo - no ha ancora trovato la sua soluzione nei tempi moderni, anche se è stato risolto in alcuni periodi della storia. E’ ingiusto e non democratico che un comitato o un parlamento abbia il diritto di legiferare per la società. E’, inoltre, ingiusto e non democratico che un individuo, un comitato o un parlamento emendi o abroghi la legge della società. Qual’è, dunque, la legge della società? Chi la elabora? Qual’è la sua importanza in rapporto alla democrazia? La legge naturale di una società è costituita dalla tradizione o dalla religione. Ogni tentativo di elaborarla al di fuori di queste due fonti è inutile ed illogico. Le costituzioni non sono la legge della società. La costituzione è una legge statuaria elaborata dall’uomo. Essa ha bisogno di una base su cui fondersi per trovare la sua giustificazione. Il problema della libertà nei tempi moderni consiste nel fatto che le costituzioni sono divenute la legge della società e che esse si fondano unicamente sulle diverse concezioni dei sistemi di governo dittatoriali attuati nel mondo, dall’individuo al partito. Prova ne sono le differenze tra una costituzione e l’altra malgrado che la libertà dell’uomo sia unica. La ragione di queste differenze è dovuta alla disparità di concezioni di chi detiene il potere. Ed è questo che ha soffocato la libertà nei sistemi politici del mondo contemporaneo. Il mezzo adoperato da chi detiene il potere per dominare il popolo è rappresentato dalla costituzione, ed il popolo è costretto a rispettarla dalla forza delle leggi derivanti dalla costituzione stessa, la quale non è altro che il prodotto della volontà e delle concezioni dei vari governanti. La legge dei sistemi di governo dittatoriale ha sostituito la legge naturale. La legge umana ha sostituito la legge naturale ed è sparito ogni criterio obiettivo, creando con ciò uno squilibrio. L’uomo è lo stesso ovunque. La sua morfologia e i suoi istinti sono identici dappertutto. E’ per questo che la legge naturale è divenuta la legge logica dell’uomo. Poi vennero le costituzioni: semplici leggi prodotte dall’uomo che non considerano l’uomo uguale. La loro concezione dell’uomo non ha altra giustificazione che la volontà di dominare il popolo da parte di chi detiene il potere, sia questi un individuo, un parlamento, una classe, un partito. Vediamo così che, generalmente, le costituzioni sono soggette a mutamenti ogni volta che cambiano i sistemi di governo. Ciò dimostra che la costituzione non è la legge naturale, ma il prodotto della volontà degli apparati di governo e che esiste in quanto deve servire i loro interessi. Questo è il pericolo che minaccia la libertà ovunque la legge della società è assente ed è sostituita da leggi umane promulgate da uno strumento di governo al fine di dominare le masse. Punto essenziale è che il metodo di governo deve conformarsi alla legge della società, e non viceversa. La legge della società non può essere perciò oggetto di redazione o di codificazione. L’importanza della legge è nel fatto che essa è il criterio per distinguere il vero dal falso, il giusto dall’ingiusto, come pure i diritti e i doveri degli individui. La libertà sarà sempre minacciata fino a quando non ci sarà una legge sacra e fondata su norme stabili che non siano soggette ad essere trasformate o sostituite da un qualsiasi strumento di governo. Al contrario, è lo strumento di governo che è tenuto a seguire la legge della società. Tuttavia, i poli, in tutto il modo, sono governati tramite leggi umane suscettibili di essere trasformate ed abrogate a seconda dell’esito della lotta tra i gruppi politici per giungere al potere. I referendum dei popoli sulle costituzioni, talvolta, non sono sufficienti perché sono, essi stessi, un’impostura verso la democrazia, non permettendo che un "Si" o un "No". I popoli sono costretti ad accettare i referendum in virtù delle leggi umane. Il referendum sulla costituzione non significa che questa sia la legge della società; ma significa che è solo una costituzione, una cosa oggetto di referendum e niente altro. Da questa realtà consegue che la legge della società è un’eredità umana eterna. Non è proprietà solo dei viventi. Il redigere una costituzione e sottometterla al referendum dei soli votanti è, pertanto, una specie di farsa. I codici redatti dall’uomo e derivanti dalle costituzioni sono pieni di sanzioni materiali, dirette contro l’uomo, mentre la legge tradizionale ne è quasi priva. La legge tradizionale prevede quasi esclusivamente sanzioni morali, le sole degne dell’uomo. La religione contiene ed assorbe la tradizione. La maggior parte delle sanzioni materiali, nella religione, sono differite. La maggior parte delle sue norme sono insegnamenti, indicazioni e risposte a delle domande. Questa è la migliore legge per rispettare l’uomo. La religione non ammette sanzioni temporali se non in casi estremi, quando queste si rilevano assolutamente necessarie alla società. La religione comprende la tradizione che è l’espressione della vita naturale dei popoli. La religione, quindi, è una conferma del diritto naturale. Le leggi non religiose e non tradizionali sono creazioni dell’uomo contro l’uomo. Esse sono, pertanto, ingiuste poiché non derivano da questa fonte naturale costituita dalla tradizione e dalla religione.

CHI CONTROLLA IL CAMMINO DELLA SOCIETA’ ?

La domanda è: una volta che si verifica una deviazione della legge, chi controllerà la società per avvisarla di tale deviazione? Democraticamente nessuna parte può, in nome della società, pretendere il diritto di controllo. Ciò significa che spetta alla società di controllare se stessa. E’ una dittatura la pretesa di una qualsiasi parte, sia essa un individuo o un gruppo di individui, di essere responsabile della legge, perché democrazia significa responsabilità della società intera e, pertanto, il diritto di controllo spetta a tutta la società. E’ questa la democrazia, che si esercita attraverso lo strumento di governo democratico che è il risultato della organizzazione della società stessa nei congressi popolari di base. L’auto - governo del popolo si attua tramite i comitati popolari e in seguito tramite il Congresso Generale del Popolo (Congresso Nazionale) dove si incontrano le segreterie popolari, i comitati popolari. Secondo questa teoria il popolo diviene egli stesso strumento di governo e controllerà, in questo caso, se stesso. In questo modo si realizza l’autocontrollo della società sulla propria legge.

COME PUO’ LA SOCIETA’ CORREGGERE LA SUA DIREZIONE IN CASO DI DEVIAZIONE DALLA PROPRIA LEGGE ?

Se uno strumento di governo è dittatoriale, come è oggi il caso di tutti i sistemi politici del mondo, la società, constatando una deviazione dalla legge, non ha altro mezzo di esprimere e di correggere tale deviazione se non la violenza, cioè la rivoluzione contro lo strumento di governo. Questa violenza o rivoluzione, anche se esprime la presa di coscienza di tale deviazione della società, non è attuata però da tutta la società, ma intrapresa solo da quelli che hanno la capacità, l’iniziativa e l’audacia di affermare la volontà della società. Tuttavia, questa azione è un passaggio alla dittatura, poiché questa iniziativa rivoluzionaria rende possibile, per necessità della rivoluzione stessa, l’instaurarsi di uno strumento di governo che si sostituisce al popolo, e ciò significa che tale strumento di governo è rimasto ancora dittatoriale. Inoltre, la violenza ed i cambiamenti ottenuti con l’uso della forza sono in se stessi un atto non democratico, anche se esso avviene in conseguenza di una precedente situazione non democratica. Una società che si trovi ancora in questa situazione è una società arretrata. Qual’è dunque la soluzione? La soluzione è che il popolo divenga lo strumento di governo - dai congressi popolari di base al Congresso Generale del Popolo - che l’amministrazione governativa sia abolita e sostituita dai comitati popolari e che il Congresso Generale del Popolo sia un congresso nazionale dove si incontrano i congressi popolari e i comitati popolari. Se in questo sistema si verificherà una deviazione della legge della società si tratterà di una deviazione collettiva, che deve essere corretta in modo collettivo, attraverso una verifica democratica e non con l’uso della forza. La correzione di questa deviazione non sarà più il prodotto di una scelta volontaria del metodo di cambiamento o di correzione di questa deviazione, ma l’inevitabile risultato della natura stessa di questo sistema di governo democratico. In questo caso non ci sarà più una parte della collettività contro cui dirigere l’azione violenta e non sarà possibile ritenerla responsabile della deviazione.


THE LAW OF SOCIETY

Law is the other problem parallel to the problem of the instrument of governing. It has not yet been solved in the modern age although it has been solved at certain periods of history. It is invalid and undemocratic for a committee or a parliament to be entitled to draft the law for the society. It is also invalid and undemocratic for an individual, a committee or a parliament to amend or abrogate the law of the society. What, then, is the law of the society? Who drafts it and what is its importance to democracy? The natural law of any society is either tradition (custom) or religion. Any other attempt to draft law for any society, outside these two sources, is invalid and illogical. Constitutions are not the law of the society. A constitution is a basic man-made law. That basic man-made law should have a source for its justification. The problem of freedom in the modern age is that constitutions have become the law of society, and constitutions are based on nothing other than the views of the instruments of the dictatorial rule prevailing in the world, ranging from the individual to the party. The proof of this is that there is a difference between constitutions although man's freedom is the same. The reason for the difference is the disparity in the conceptions of the instruments of governing. This is the point where freedom is vulnerable in the systems of the contemporary world. The method by which the instruments of governing seek to dominate the peoples is established in the constitution and the people are compelled to accept it under the force of laws derived from that constitution, which is itself the product of the temperament and outlook of the instrument of governing. The law of the dictatorial instruments of governing has replaced natural law. Because man-made law has replaced natural law, standards are lost. Man is the same everywhere. His physical constitution is the same and so is his instinct. For this reason natural law became a logical law for man as one and the same. Then the constitutions, which are man-made laws, began to look at man as not one and the same. They have no justification for that conception other than the will of instruments of governing -- the individual, the parliament, the tribe or the party -- to dominate the peoples. So we see that constitutions are usually changed when the instruments of governing change. This proves that the constitution is the product of the temperament of the instruments of governing and exists to serve their interests. It is not natural law. This is the impending danger to freedom latent wherever the genuine law of human society is absent and is replaced by man-made laws designed by the instrument of governing to rule the masses. Properly the method of government should be in accordance with the laws of society, not vice versa. Therefore, the law of the society is not subject to drafting and codification. The significance of law lies in the fact that it is the decisive factor which distinguishes between the true and false, the right and the wrong, and the individuals' rights and duties. Freedom is threatened unless society has a sacred law based on stable rules which are not subject to change or substitution by any instrument of governing. On the contrary, it is incumbent upon the instrument of governing to abide by the law of society. Nevertheless, peoples throughout the world are now being ruled by man-made laws that are liable to change and abrogation because of the struggle for power between instruments of governing. Plebiscites on constitutions are not enough because plebiscites in themselves are a sham democracy, permitting only yes or no. Under man-made laws, peoples are compelled to accept plebiscites. A plebiscite on a constitution does not mean that it is the law of society, it means that it is only a constitution, or that 'thing' subject to plebiscite, nothing else. The law of the society is an eternal human heritage that is not the possession of the living only. Hence, the drafting of a constitution and holding a plebiscite by present voters are farcical. Encyclopedias of man-made laws derived from man-made constitutions are full of material penalties against man while traditional law seldom has these penalties. Traditional law imposes moral, not material penalties, that are appropriate for man. Religion embraces and absorbs tradition. Most material penalties in religion are postponed until the Day of Judgement. The major part of its rules are exhortations, instructions and answers to questions. This law shows proper respect to man. Religion does not acknowledge temporal penalties, except in extreme cases where these are necessary to protect society. Religion embraces tradition, which is an expression of the natural life of the peoples. Thus, religion, embracing tradition, is an affirmation of natural law. Non-religious, non-traditional laws are invented by one man for use against another. Therefore they are invalid because they are not built upon the natural source of tradition and religion.

WHO SUPERVISES THE CONDUCT OF SOCIETY?

The question that arises is: who preserves the society from any deviation from the law? Democratically, there is no group whatever that can claim the right of representative supervision over the society. 'Society is its own supervisor.' Any pretension by any individual or group that it is responsible for law is dictatorship. Democracy means the responsibility of the whole society, and supervision should be carried out by the whole society. That is democracy and its proper implementation is through the democratic instrument of governing, resulting from the organization of society itself in basic popular congresses and from the people's rule through the popular congresses and the General People's Congress (National Congress) in which come together the popular congresses, administrative people's committees, unions, syndicates and all other professional organizations. According to this theory, the people are the instrument of governing and in this case they are their own supervisor. In this way self-supervision of the society over its law is realized.

HOW DOES SOCIETY READJUST ITS DIRECTION IN CASE OF DEVIATION FROM ITS LAW?

If an instrument of governing is dictatorial, as in political systems in the world today, the society's vigilance towards deviation from law will have only one way to gain readjustment. That is violence, which means revolution against the instrument of governing. This violence or revolution, even if it is an expression of the feeling of the society against deviation, is not carried out by the whole society. It is undertaken only by those who have the initiative and boldness to proclaim the will of the society. However, this approach is the way to dictatorship, for this revolutionary initiative increases
the opportunity for an instrument of governing, representative of the people, to arise. This means that the instrument of governing is still dictatorial. Moreover, violence and change by force are themselves undemocratic, although they take place as a result of the existence of a previous undemocratic situation. The society that is still entangled around this resultant is a backward society. What, then, is the solution? The solution is for the people to be the instrument of governing from basic popular congresses to the General People's Congress. The government administration is abolished and replaced by people's committees. The General People's Congress should be a national congress where basic popular congresses, people's administrative committees, unions, syndicates and all professional associations come together. If a deviation from the society's law takes place under this system, it should be dealt with through a democratic revision rather than by force. This is not a process of voluntary choice of the method of change or of treatment, rather it is an inevitable result of the nature of such a democratic system. In such a case, there is no outside group against which violent action may be directed or which may be held responsible for deviation.