*** APPELLO *** Da: "Letteratura - Tradizione" Con questo appello, che ripeteremo fino a quando
avrà vita la rivista, intendiamo dire alcune parole chiare, con estrema concisione, su
quello che riteniamo sia il dovere di intellettuali, scrittori poeti artisti, orientati
tradizionalmente, su ciò che ci riguarda come esseri viventi, in un contesto politico.
Non interessandoci gli schieramenti partitici, che sono ormai a nostro avviso perlopiù
sclerotizzati in una dinamica allucinata e forzata, siamo invece interessati al grande
dibattito delle idee, legato agli archetipi ed agli interessi, che è quello che muove il
mondo e che determinerà il destino dei nostri figli. L'Europa che si sta costruendo è
viziata da una minorità politica che non si riempirà con improbabili mitologie
resistenzialiste ed antifasciste, con proskinesis al sionismo, con esclusioni di idee
forti in favore di un mondialismo finanziarista, di un radicalismo libertinista, di una
morale da servi pasciuti ed ottusi, privi di ogni orizzonte ideale che non sia la pappa
liofilizzata distribuita dalle centrali del pensiero radical-progressista, sempre più in
difetto di idee originali e quindi necessitato a vivere di vita saprofitica ed a lanciare,
nella nebbia dell'inconsistenza ideale, parole d'ordine virtualistiche e geneticamente
modificate. La forzatura che in questi ultimi anni si manifesta con una virulenza
proporzionale al degrado di ogni struttura normalmente orientata a pervicace favore delle
degenerazioni di ogni specie grado e livello, necessita di una risposta forte che
intellettualmente impegni ogni pensante attivo in una lotta senza quartiere e senza
coperture o vigliaccherie di sorta. Questa con o senza prospettive di successo. A
significare uno stile di vita che vada al di là della semplice testimonianza e divenga
lievito per il futuro. La rivista contiene un pensiero che, comunque si declini all'intemo
di un ampio sentire, che ormai si protrebbe definire ancor prima che politico (per il
piano culturale ove siamo costretti a vivere) e ancor più che metapolitico, prepolitico,
non può pensare di arrendersi ai demoni che circolano, a rischio di impossibilitare ogni
autentica vocazione oltre che ogni legittima espressione. 20.III.2000 |
I NUOVI DITTATORI - Ida Magli, Da il Giorno Online Ven. 4/ feb. L'aspetto più sconvolgente di quello
che sta avvenendo intorno alla vicenda austriaca è la
sicurezza con la quale si affermano come assoluti i
cosiddetti "valori dell'Europa". MAI PIU' NAZIFASCISMO - di Franco Cenerelli "Rispettiamo tutti, tranne
quelli che non la pensano come noi. La memoria... ha le gambe corte, ma
le si prospetta un lungo cammino! Simpatica però
l'immagine dei "futuri rappresentanti politici dei
DS". Cagli: una mostra sui campi di sterminio "contro gli ideali neonazisti e fascisti" CAGLI "Io non dimentico: mai più nazifascismo". E' questo il titolo di una mostra fotografica sui campi di concentramento che il movimento provinciale della sinistra giovanile organizzerà a Cagli domani. Iniziativa che secondo il segretario dei DS cagliesi, Ciabocchi, si pone come obiettivo..."quello di contrastare l'avanzata di ideali neonazisti e fascisti, che alcune forze politiche stanno cercando di radicare nel nostro territorio". Nei giorni scorsi si è costituita nel Catria e Nerone la sinistra giovanile. Aggiunge Ciabocchi: "Si vuol distinguere nel modo di far politica con e per i giovani, quella politica pura, non intaccata dai problemi amministrativi, cercando di porsi in maniera critica o propositiva a seconda delle situazioni e sui temi che li coinvolgono. Lavoro, scuola ed aggregazione in testa. Non va dimenticato che la sinistra giovanile si fa carico anche di far crescere e preparare quelli che saranno i futuri rappresentanti politici dei DS". Mario Carnali |
(...) Le tendenze che oggi mirano ad indebolire l' Italia sono negative per l'Europa stessa e nascono anche sullo sfondo della negazione del cristianesimo. In una tale prospettiva si vorrebbe creare un' Europa, e in essa anche un' Italia, che siano apparentemente "neutrali" sul piano dei valori, ma che in realtà collaborino alla diffusione di un modello postilluministico di vita. Ciò si può vedere anche in alcune tendenze operanti nel funzionamento di istituzioni europee (...) (Giovanni Paolo II, Lettera ai vescovi italiani, 6 gennaio 1994) |
(...) Noi abbiamo propugnato l'egemonia
europea, rivolgendoci a un'Europa che era stata ormai americanizzata o sovietizzata, senza
considerare che questa Europa era diventata serva degli Usa o dell'Urss perché i popoli e
le nazioni europee avevano assorbite-successivamente, ma non conseguentemente, alla
sconfìtta militare - le esportazioni ideologiche degli Usa e dell'Urss... Franco Freda tratto da: "La disintegrazione del sistema" - 1969 |
di: ANDREA DI TOMA L'indipendenza Nazionale è oggi qualcosa di sconosciuto per la maggior parte degli Italiani, le cause di tutti i mali devono andarsi a cercare in anni lontani, il 25 Aprile è una data da dimenticare! E' l'inizio ufficiale della tirannia u.s.a. sulla Nazione, tirannia che si è poi allargata a tutta l'Europa, rimangono libere poche Nazioni come Austria (che ha recentemente subito la minaccia di sanzioni e la condanna della maggior parte dei governi delle "nazioni" asservite....) e Serbia (che ha addirittura combattuto una guerra contro la dittatura americo-sionista...). Nelle Nazioni in cui vige il servilismo filo americo-sionista sono spesso però organizzate buone forme di resistenza a questo tipo di dittatura (una dittatura che si mostra tramite il continuo lavaggio del cervello mass-mediatico...) ma una resistenza passiva ormai non basta più! Occorre avere mezzi che possano contrastare l'invasore su suolo Europeo almeno alla pari, se ciò non è possibile allora bisogna "riparare" con una militanza decisa e risoluta che riesca a colmare le lacune dovute alla scarsezza di mezzi finanziari e di propaganda....La rete in questo senso può e deve essere considerata la nostra piccola "radio londra" in questo spazio devono sorgere iniziative che possano fare una buona controinformazione, non si raggiungeranno tutti i cittadini, ma con il tempo e l'espansione di internet sempre più gente potrà accedere alla rete e le possibilità di informazione non asservita saranno maggiori.. Non vanno criminalizzate le iniziative regionaliste che contrastano il mondialismo e il suo criminale "disegno" da un punto di vista regionale, ma dobbiamo stare attenti a "personaggi" che "infiltrandosi" nelle organizzazioni regionaliste provocano con discorsi ad arte malumori e contrasti non contro il governo centrale di Roma, ma contro i cittadini di altre regioni, anche questo è studiato! Roma è la capitale del potere è vero, ma è strumentale dire che il potere che governa la Nazione e ogni singola regione è di stampo Romano, è una menzogna! Di diritto Romano non c'è nulla nel potere che ha sede a Roma, e non potrebbe esserci visto che non si tratta di un potere Romano ma di un potere in mano alla peggior gente straniera (straniera per cultura storia tradizione e religione..). La gente rimbambita dal pacifismo e dalle idiozie che la rendono schiava non si rende conto di quale immane tragedia ha subito la Nazione dal 1945 a oggi, tutto ciò che oggi avviene ci deve far riflettere su come e perchè è scoppiato il secondo conflitto mondiale, pensate che le sanzioni contro la Serbia, l'Austria, e l'Irak siano avvenute per caso? Quelle sanzioni sono il copione di fatti già avvenuti, e lo scoppio della guerra mondiale non può imputarsi nè a Mussolini nè a Hitler, i fatti di fronte ai nostri occhi dimostrano che quella guerra era inevitabile, in quella guerra si scontrarono idee opposte, l'uomo contro la schiavitù del profitto, ecco cosa accadde! L'uomo ha perso quella guerra e il profitto oggi lo rende sempre più schiavo, oggi ci troviamo di fronte la realtà contro cui milioni dei migliori Europei (e Italiani...) hanno combattuto, loro sono morti perchè non volevano lo scempio in cui oggi noi viviamo! Come è possibile che la gente non capisca che quella guerra era inevitabile e quindi sacrosanta? Questo lavaggio del cervello mediatico impedisce a chi lo subisce di ragionare con la propria testa! Oggi si apprende la notizia che Gard Lerner è il nuovo direttore del tg1, la sua nomina non è casuale, come non lo è stata quella di Mimun a direttore del tg2......!!!! |
Il Mein Kampf torna nelle librerie italiane. Grazie a un editore cossuttiano
(...)"NellEuropa degli Haider - aggiunge leditore -, la gente deve conoscere quanto assurdo e stupido sia questo libro, che comunque si apre con una introduzione redazionale antinazista e presenta in appendice venti fotografie dei Lager senza commento.(...)
di Cesare Medail, da il Corriere
della Sera 6/05/2000 Il vangelo politico di Adolf Hitler è ritornato dopo trentanni nelle librerie italiane: Mein Kampf (La mia battaglia) nacque nel carcere di Landsberg, dove il futuro tiranno ne dettò le linee a Rudolf Hess dopo il fallito putsch del 1923. In Italia arrivò solo nel 1934, quando un professore ebreo, Angelo Treves, propose la sua traduzione a Valentino Bompiani allo scopo di "far conoscere chi era veramente Hitler" col suo programma razzista e pangermanico. Bompiani ristampò il libro fino al 43 (negli anni 30 ci fu anche una polemica, perché Mussolini fece togliere alcuni passi che non gli andavano a genio). Poi, nellItalia della Liberazione, nessuno si prese più la briga di ristamparlo fino al 70, quando il libro uscì presso le edizioni Pegaso, dopo che un tentativo di impedirne la pubblicazione da parte del Land di Baviera (per una questione di diritti) fu bocciato dal Tribunale di Bologna. In questi trentanni le pagine di Hitler sono state riproposte in modo frammentario e incompleto da edizioni per così dire "alternative". Altre opere del dittatore (Idee sul destino del mondo, Discorsi sullarte nazionalsocialista, Ultimi discorsi) furono pubblicate in questi anni dalle Edizioni di Ar, vicine a Franco Freda, lo stesso gruppo che in questo periodo stava preparando unampia edizione critica proprio di Mein Kampf. Le Edizioni di Ar, però, sono state precedute dalle Edizioni Riforma dello Stato, che ripropongono la stessa traduzione uscita da Pegaso nel 70. Viene da chiedersi se questa corsa a ristampare quelle farneticazioni agli albori nel nuovo millennio non rispecchi certe nostalgie riaffioranti dal ventre oscuro dellEuropa. Ma qui sta la sorpresa. Dietro le sigle "Pegaso" e "Riforma dello Stato" non figura la destra radicale alla Franco Freda, ma un noto comunista tuttaltro che pentito, le cui idee hanno retto al crollo dei Muri e dellUrss: leditore Roberto Napoleone, che ha battuto sul tempo lestrema destra nella corsa a pubblicare Hitler. Napoleone, che ora si definisce cossuttiano, è presidente del comitato internazionale "Lenin", ha pubblicato i diari di Olga Uljanova, nipote dello stesso Lenin, le memorie di Ligaciov, Lukjanov e di Gromiko, del quale era buon amico ("Avevo stabilito un buon rapporto anche con Eltsin - ricorda leditore per salvare i monumenti e gli archivi dellUrss"). Se è vero che Napoleone ha riesumato pagine aberranti sparite dalle librerie, le sue intenzioni sono limpide: esibire il mostro in tutto il suo orrore. Anzi, "in tutta la sua stupidità". "NellEuropa degli Haider - aggiunge leditore -, la gente deve conoscere quanto assurdo e stupido sia questo libro, che comunque si apre con una introduzione redazionale antinazista e presenta in appendice venti fotografie dei Lager senza commento. Se i nazisti bruciavano i libri, gli editori li pubblicano". A chiarimento dello scopo editoriale e politico, in quarta di copertina si legge: "Questo libro viene ripubblicato oggi affinché luomo rifletta, giudichi e non dimentichi gli orrori che da esso scaturirono". E per chi non avesse capito viene anche citata un frase di Indro Montanelli: "La lettura del Mein Kampf io la renderei, per legge, obbligatoria. Fuori dal contesto in cui fu concepito e scritto, quel libro è un caciucco di coglionerie". Le intenzioni di Napoleone, ripetiamo, sono limpide, ma cè chi la pensa altrimenti. Lo scorso marzo, infatti, Amazon. com, la grande azienda di vendite on line americana, ha deciso di bloccare la distribuzione di Mein Kampf ai clienti residenti in Germania in seguito a una richiesta del Centro Simon Wiesenthal di Los Angeles. La vendita del "vangelo" di Hitler e di altri scritti razzisti e antisemiti viola, infatti, le leggi della Repubblica federale. E leditore tedesco Bertelsmann, che detiene il 40 per cento della Bames and Noble (editore di Mein Kampf in lingua inglese), è stato il primo a reagire obbligando la sua filiale americana a rispettare le norme, in modo che Amazon.com non potesse più spedire quei libri in Germania. La scorsa estate, infatti, una versione inglese del libro di Hitler era entrata fra i primi dieci bestseller tedeschi. Da noi è probabile che vada diversamente, anche se la prima edizione (cinquemila copie del Mein Kampf messa in libreria da Napoleone è andata esaurita in quindici giorni. E ovvio che in un Paese libero non vada chiesta la carta didentità ideologica ai lettori, ma sarebbe curioso sapere quanti di essi non abbiano tatuata una svastica, sulla pelle o nellanima. Cesare Medail Il libro: "Mein Kampf" di Adolf Hitler, Edizioni
Riforma dello Stato, pagine 274, lire 30.000 |
I
FONDAMENTALISTI DELL'OCCIDENTE di Franco Cardini da: "Il Resto del Carlino" del 17/12/00 Le plateali proteste leghiste e cattointegraliste contro
il diritto dei musulmani a pregare e a riunirsi, le strumentalizzazioni ideologiche della
polemica sui libri scolastici, le recenti esternazioni di Norberto Bobbio a proposito del
"pericolo-Berlusconi" e ancor più i recentissimi fatti legati alla breve visita romana
di Haider, m'impongono ohimè alcune malinconiche e impopolari riflessioni. Mi chiedo in
che mondo stiamo vivendo, mi domando verso che tipo di società si stia andando. E
comincio purtroppo a sospettare di averlo capito. Franco Cardini |